Il DDP si configura come una articolazione del Servizio Sanitario Regionale cui sono affidate, sul territorio di competenza:

  • la programmazione specifica;

  • la realizzazione, il monitoraggio e la verifica degli interventi sulle dipendenze e sui fenomeni di consumo e abuso di sostanze legali ed illegali, incluse le attività di prevenzione specifica e di inclusione socio-lavorativa;

  • il coordinamento tecnico scientifico dei diversi centri accreditati coinvolti nell’area della  dipendenza, delle patologie compulsive, e dell’abuso di sostanze legali o illegali, in conformità con gli atti nazionali e regionali di riferimento;

  • la promozione, l’implementazione e la manutenzione della rete di intervento;

  • il coordinamento e la conduzione di specifiche attività territoriali nell’ambito del monitoraggio dei fenomeni di abuso e di dipendenza;

  • la stesura di un piano pluriennale da realizzare attraverso programmi annuali all’interno dei Piani Territoriali d’Ambito, con oneri a carico del fondo sanitario Regionale e del fondo Regionale per le politiche sociali, come previsto dalla DGR 1711/02;

  • la rilevazione ed il monitoraggio dei bisogni assistenziali e di intervento attraverso dati epidemiologici, indagini sociali, verifiche relative a domanda, offerta, spesa e soddisfazione dei clienti;

  • l’esercizio di funzioni di controllo, garantendo una strategia complessiva di intervento e pari dignità dei soggetti che operano nel sistema di intervento;

  • la verifica del raggiungimento degli obiettivi, la valutazione degli interventi  e dei risultati raggiunti;

  • la cooperazione alla definizione, o alla revisione, degli standard regionali di accreditamento dei servizi ai livelli essenziali di assistenza;

  • la definizione, sulla base delle indicazioni regionali, di protocolli di collaborazione tra le strutture accreditate del Servizio Sanitario Regionale, gli Ambiti Territoriali ed altre amministrazioni (Prefetture, Istituzioni scolastiche, Sistema carcerario, Tribunale dei Minori, autorità militari, ecc.) definendo gli obiettivi prioritari e le competenze dei singoli componenti della rete, al fine di evitare la dispersione o la sovrapposizione delle risorse;

  • la gestione, l’erogazione e l’utilizzo dei fondi nazionali e regionali dedicati a progetti preventivi, terapeutici o riabilitativi, con particolare attenzione all’integrazione socio – sanitaria;

  • il potenziamento delle attività finalizzate al reinserimento socio-lavorativo degli utenti, integrando le proprie risorse umane, organizzative e logistiche, con quelle degli Ambiti Territoriali e dei Centri per l’Impiego;

  • la cooperazione con la Regione alla definizione, ed all’attuazione del piano annuale di formazione e aggiornamento degli operatori;
  • la programmazione e la realizzazione di attività per leggere il rischio di burn-out ed intervenire con progetti formativi congiunti di analisi della motivazione alla mission, individuazione di elementi di aumento della soddisfazione degli operatori, verifica del rispetto della L. 626/94 e ipotesi di miglioramento della qualità dei servizi per utenti e operatori degli stessi; 
  • la promozione e il coordinamento del piano annuale o pluriennale delle ricerche e delle sperimentazioni, anche in collaborazione con istituzioni pubbliche e private regionali, nazionali ed internazionali, e con l’Università.