La legge sul riordino del Sistema Regionale dei Servizi per le Dipendenze Patologiche ha tra i suoi principali obiettivi il superamento della dicotomia tra Servizio Pubblico e/o Privato ed il passaggio a un Sistema Pubblico dei Servizi Pubblici e Privati Integrati e connessi nei Dipartimenti Dipendenze Patologiche dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale (DDP).
Il DDP è dunque definito come Servizio Pubblico che, al fine di assicurare il perseguimento degli obiettivi di salute della popolazione, integra al suo interno soggetti Pubblici, del Privato Sociale accreditato e del Terzo Settore, operatori e Servizi appartenenti a culture professionali ed istituzionali diverse, per costituire un sistema di maggiore complessità logica e funzionale, i cui sottosistemi sono connessi dalla comune mission.
Ciò al fine di garantire a chiunque viva in questa regione (come cittadino, come detenuto, come persona temporaneamente residente, legalmente o clandestinamente, ed a qualunque etnia, sesso o religione appartenga) di veder rispettato il diritto al trattamento più appropriato.
Tale definizione implica:
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che ciascun trattamento sia sempre offerto nei luoghi più adeguati, da parte di personale specializzato e costantemente formato, organizzato in équipe multidisciplinari e numericamente adeguate, all’interno di Unità Operative (Pubbliche e del Privato Sociale), integrate nei DDP.
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che siano sempre garantiti i livelli di qualità, complementarietà e sussidiarietà indicati nel Piano Sanitario Regionale e nel Piano Sociale Regionale.
I percorsi assistenziali messi in atto nel DDP si basano su programmi individualizzati che possano attraversare diversi servizi e ambienti/progetti del Dipartimento, rivolti anche a soggetti solo parzialmente o non disponibili al cambiamento, attraverso interventi multidisciplinari e pluriprofessionali che garantiscono la realizzazione di attività nelle seguenti aree:
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presa in carico, cura e riabilitazione;
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prossimità e riduzione del danno;
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prevenzione, intercettazione del rischio e riduzione della domanda;
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formazione, supervisione, ricerca e sperimentazione;
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valutazione, programmazione e sviluppo;
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grave marginalità/cronicità;
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provvedimenti penali, amministrativi e giudiziari;
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risocializzazione/reinclusione sociale;
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nuovi stili di consumo, comportamenti compulsivi, nuove dipendenze;
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consulenze e psicoterapie rivolte anche ai bisogni dei familiari coinvolti;
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alcologia, tabagismo, dipendenze da psicofarmaci;
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attività di servizio sociale;
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attività infermieristiche e di assistenza domiciliare integrata;
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attività amministrative e di gestione rivolte al personale ed all’utenza.